Correva l’anno 2023 quando, per la prima volta, tenevo tra le mani un libro firmato Lynn Painter. La trama di Meglio che nei film è stata una calamita per il mio animo da teenager (che sì, anche se a giorni alterni mi sento un’ottantenne, vive ancora in me) e romantica. Vivevo in Toscana in quel periodo, ed era un raro pomeriggio libero dal lavoro - se avete mai lavorato nella ristorazione d’estate, sapete bene quanto siano momenti più unici che rari.
Leggere di quella ragazza innamorata delle commedie romantiche e sognatrice mi ha fatto sentire, per dirla con Roald Dahl e la sua Matilde, di non essere sola. Quella ragazza ero io! No, non lo ero davvero, ma così mi sentivo. Insomma, Meglio che nei film è diventato nel giro di pochi giorni uno di quei romanzi che sapevo mi sarebbero rimasti nel cuore, e così è stato.
Ma oggi non voglio parlare di quel romanzo (ne ho già scritto in passato). Voglio invece raccontarvi di Mai come nei film e Provaci ancora, rispettivamente il sequel e uno stand-alone della stessa autrice. E approfittarne, ovviamente, per decantare le mie odi a Lynn Painter.
È, appunto, il seguito di Meglio che nei film. Lo ammetto: ci ho messo un po’ a leggerlo. O meglio, a decidermi a farlo. Perché? Per quanto sapessi che la Painter non mi avrebbe delusa, il ricordo del primo libro era così bello che avevo paura di "sporcarlo", in un certo senso.
Timore infondato, ovviamente.
Io sono sempre un po’ restia con i sequel, ma Mai come nei film non toglie nulla al primo libro — semmai, aggiunge. Per cominciare, abbiamo anche il punto di vista di Wes (che, concedetemelo, è uno dei migliori personaggi maschili di carta mai creati), e poi perché ci ritroviamo in una nuova fase della vita di Liz e Wes. Sono al college, ma le cose non sono andate come avevano immaginato.
Wes ha subito un lutto pesante, che lo ha schiacciato, e sta cercando di rialzarsi. Liz ha vissuto un altro tipo di perdita: Wes l’ha lasciata, con una scusa debole e senza reali spiegazioni. Un dolore che la psicologia considera importante tanto quanto quello fisico, perché anche l’abbandono è un lutto. E Liz capisce di non aver mai dimenticato Wes esattamente nel momento in cui se lo ritrova, per caso, nel suo appartamento del college.
In questo secondo capitolo, i due dovranno ricucire un rapporto che è stato per entrambi totalizzante. Li troviamo più grandi, più maturi… ma sono sempre i Wes e Liz. Quelli che mi fanno credere che le anime gemelle esistano davvero.
Mi è piaciuto? Moltissimo.
Vale la pena leggerlo? Assolutamente sì.
Provaci ancora
Non contenta di aver terminato Mai come nei film, volevo restare ancora un po’ nel mondo di Lynn Painter, e così mi sono immersa in Provaci ancora (al momento, i tre romanzi citati sono gli unici tradotti in italiano).
E devo dire che mi ha sorpreso. Un YA con un pizzico di magia – la mia amica Sara me lo aveva detto, paragonandolo ai film anni 2000 targati Disney Channel. E aveva ragione.
I protagonisti, questa volta, sono Emilie (detta Em) e Nick, due liceali che si scontrano – nel vero senso della parola – il giorno di San Valentino. Emilie è una maniaca del controllo, ha stilato la lista perfetta per la giornata perfetta... ma quell’incidente segna l’inizio di una lunga serie di imprevisti. E di qualcosa che va oltre ogni aspettativa.
Non voglio dire altro, perché questo libro va letto a scatola chiusa. È talmente bello che, anche se l’ho terminato da settimane, ancora ci penso.
Ah sì: Lynn Painter ha creato un altro personaggio maschile da sogno.
Perché leggere Lynn Painter?
Mi chiedo come mai ancora nessuno abbia deciso di trasformare i suoi romanzi in film.
La Painter è così: una penna travolgente, romantica e ironica. Nei suoi libri trovo tutto quello che cerco in un buon romance — o meglio, in una buona rom-com. Se in Provaci ancora il loop temporale è parte fondamentale della trama, leggere i suoi romanzi è come salire su una macchina del tempo: ti porta indietro, a quando avevi quindici anni e scrivevi sul diario segreto il nome della tua crush circondato da mille cuoricini rosa (non diciamo troppo in giro, ma io lo faccio anche ora).
Le sue pagine mi danno un senso di benessere difficile da spiegare.
Sorrido come un’ebete e sospiro come se fossi una dama dell’800 di fronte a un Mark Darcy qualsiasi.
E non è solo cuori e zucchero: nei suoi romanzi si affrontano anche tematiche profonde — lutti, famiglie disfunzionali, dolore, crescita — ma sempre con una leggerezza e una naturalezza che non appesantiscono la storia, anzi, la rendono ancora più vera.
In conclusione?
Se non avete ancora letto nulla di Lynn Painter… beh, rimediate subito.
Vi farà battere il cuore. E vi regalerà un viaggio romantico, ironico e – sì – indimenticabile.
Ah, e non dimenticate a salvare sullo smartphone le sue incredibili playlist!




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