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Stanley Tucci in Italy: quando il gusto incontra il cuore (e il cinema)

Ci sono viaggi che si fanno con la valigia in mano, e altri che si fanno con la forchetta. "Tucci in Italy", la docu-serie di Stanley Tucci, è entrambi. Un viaggio nelle regioni italiane che non si limita a raccontare il cibo, ma ne fa una lente per leggere l’identità, la storia e l’anima di un paese che sa ancora sorprendere.

Perché ho scelto di guardarla?

Ammettiamolo: Stanley Tucci è irresistibile (o almeno lo è per me! Ne ho parlato a cena con delle amiche e non tutti erano d'accordo con la mia affermazione). Elegante, intelligente, con quella calma garbata da attore che sa osservare prima ancora di parlare. È da sempre uno dei miei attori preferiti e quando ho scoperto che aveva creato una serie sull’Italia e la sua cucina... be’, non ho resistito. Amo il cibo, la cultura gastronomica, e ancor di più amo chi sa raccontarla con rispetto e curiosità.



Tucci ha origini italiane, ma il suo amore per questa terra va ben oltre le radici familiari. In ogni episodio, si percepisce il suo desiderio genuino di capire cosa renda l’Italia così straordinaria. Per lui, il cibo è una chiave di lettura: la cucina non è solo piacere, ma narrazione, geografia, emozione. E attraverso ogni piatto, si racconta anche una storia.

Le tappe: tra borghi nascosti e stelle Michelin

La serie attraversa diverse regioni, ma lo fa con uno sguardo attento e spesso sorprendente. Non si limita ai grandi nomi o alle città famose: nell’episodio dedicato al Lazio, ad esempio, Tucci va oltre Roma per perdersi nei piccoli borghi, là dove la tradizione è viva, concreta, servita su tavoli di legno con tovaglie a quadri bianche e rosse.
Ogni episodio è un equilibrio tra la cucina popolare delle trattorie e quella raffinata degli chef stellati. Ma non si tratta mai di una sfida, piuttosto di un dialogo: il passato e il presente si incontrano, si contaminano, si esaltano a vicenda.

Tucci si siede in tavole imbandite ma anche in tavole improvvisate, in mezzo al verde, con la gente locale. Non fa distinzioni, apprezza tutto ed esalta tutto.

Confesso che mi sono commossa durante l’episodio dedicato all’Abruzzo, quando un giovane cuoco dedica un pranzo al nonno scomparso. È lì che capisci quanto il cibo in Italia sia legame, memoria, amore.


Stanley Tucci non impone mai la sua presenza: entra nelle cucine con rispetto, ascolta, assaggia, si emoziona. Le sue parole accompagnano ogni piatto con delicatezza, come il basilico sul sugo — un dettaglio che fa la differenza, che completa tutto.

"Tucci in Italy" è un invito a riscoprire ciò che spesso diamo per scontato: le nostre tradizioni, i sapori che ci raccontano, i paesaggi che li custodiscono. Valorizzare la nostra terra è un atto di consapevolezza, ma anche di gratitudine.

Questa docu-serie mi ha lasciato moltissimo. È uno di quei viaggi che ti fanno venir voglia di prendere un treno, prenotare un tavolo, ma anche solo di chiamare tua nonna e chiederle di cucinare insieme.

Ne vorrei molte di più, di serie così: che nutrono, che raccontano, che emozionano.

La docu-serie Tucci in Italy è composta da cinque episodi, ognuno dedicato a una diversa regione italiana: Toscana, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Abruzzo e Lazio. La serie ha debuttato il 18 maggio 2025 su National Geographic negli Stati Uniti e il 19 maggio su Disney+ in Italia, con tutti gli episodi disponibili contemporaneamente in streaming.

Attualmente, non ci sono informazioni ufficiali riguardo a ulteriori episodi o a una seconda stagione, il che mi rende parecchio triste ma... recuperò Searching For Italy, altra docuserie con Stanley Tucci protagonista. 







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