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#lecollaborazionidiMarta Una bara per due di Sara Petrolini

 Oggi vi parlo di un romanzo che mi ha letteralmente conquistata! 

Un cozy mistery dai toni dark, con un umorismo macabro e divertente e anche con qualcosa in più... 

I miei due spicci dopo la trama.


Cosa accadrebbe se la salma di un uomo ricco e odiato da molti scomparisse dalla sua bara poco prima della cerimonia funebre? E se al suo posto, fosse scoperto il corpo di uno sconosciuto, assassinato?

Vittoria Adalinda Germana Ridolfi è l’altezzosa e algida rampolla di una famiglia aristocratica. Una donna determinata a proteggere la reputazione del suo casato a ogni costo. Paride Lattanzi è un incallito seduttore, un egocentrico opportunista, un uomo sensibile alle lusinghe del denaro. È il becchino che sta lavorando al funerale dell'anno. All’apparenza non hanno niente in comune, ma un lugubre imprevisto li costringe a collaborare. Hanno ventiquattro ore per ritrovare il corpo del defunto patriarca Ridolfi, scomparso dal suo cofano funebre e scoprire l’identità dell’uomo assassinato che ha preso il suo posto.

L’indagine, però, sarà tutt’altro che semplice. Perché Adalinda e Paride hanno pochi strumenti a disposizione: un rito funebre creato per l’occasione che somiglia a un goffo interrogatorio e tanti testimoni inconsapevoli. E perché gli stravaganti ospiti della villa, e il male assortito gruppo di colleghi di Paride, sembrano fare di tutto per rendere l’investigazione una prova difficile da superare.



Cosa ne penso?


Come ho già scritto, questo romanzo mi ha conquistata.

Sarà che ultimamente i cozy mistery sono entrati di diritto fra le mie letture coccola o che le atmosfere di una vecchia villa che nasconde dei segreti e un humor che mi ha tanto ricordato film come Knives out sono una combo vincente per quanto mi riguarda, o magari entrambe le cose, ma questo romanzo è veramente piacevole e sorprendente.


Tutto comincia con la fine.


Una morte, quella del patriarca Ridolfi.

Una figlia fredda come il ghiaccio.

Un mistero.

Qualche risata.


Et voilà, ecco a voi gli ingredienti di questo libro!


Perfetto per questa stagione no? Leggerlo mentre si sorseggia una tazza di tè e magari anche all'ombra di un caminetto (io uso quello di Netflix perché ahimè ne sono sprovveduta) rende l'esperienza ancora più piacevole.


E quindi, ritornando a noi, abbiamo un'agenzia funebre dal nome particolare (geniale!) Felici e sepolti e poi abbiamo un becchino che ha fatto del suo mestiere il suo asso nella manica per conquistare vedove e figlie a lutto, in fondo si sa, la sofferenza ci rende vulnerabili e Paride è un grande approfittatore di questo sentimento. Lui sa come consolare l'inconsolabile. In sintesi è un becchino Casanova. 


Quello che Paride non sa è che si ritroverà a fare i conti con un lavoro più difficile del previsto.


Sì perché al funerale di Ridolfi (un uomo ricco - tanto ricco - e non particolarmente amato da nessuno) dovrà pensare lui e dovrà avere a che fare con una figlia (unica erede) gelida e distaccata che preferirebbe la ghigliottina che essere sedotta dal becchino latin lover.


Paride capisce immediatamente che la Ridolfi non ha bisogno del suo modo particolare di consolare e probabilmente di nessun altro modo visto che sembra indifferente alla dipartita del padre, e poi ha fretta, ha un'estrema fretta di concludere il tutto, come se la morte del padre sia stato un ritardo nella sua tabella di marcia, una scocciatura, un evento inaspettato come la pioggia il primo giorno di vacanza al mare.


Al che cercherà di essere il più veloce possibile per accontentare i voleri della cliente, in fondo paga bene, importa solo questo.


Peccato che il vero ostacolo sulla tabella di marcia è la sparizione della salma di Ridolfi sostituita a quella di un uomo assassinato e sconosciuto.


Paride e la Ridolfi pur non volendo si ritroveranno ad indagare insieme per la risoluzione di questo mistero.

Che fine ha fatto la salma? Chi è l'uomo nel cofano funebre? Chi ha potuto fare una cosa simile e soprattutto perché?


Fra indagini, battute taglienti, atmosfere creepy e lancette che scorrono la storia si evolve verso molteplici direzioni e poche soluzioni.


Un romanzo davvero astuto ma confortante scritto da una penna che non vedo l'ora di continuare a scoprire.


Consigliato? Decisamente sì!









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