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Ti racconto... Virdimura, la prima donna medico della storia

 Buongiorno e buon venerdì... oggi ti racconto un libro: Virdimura di Simona Lo Iacono.



Visto che l'idea avuta per Luisa vi è piaciuta, ho pensato di riproporla, questa volta parlando di un'altra donna importante, una donna che ha letteralmente fatto la storia.

Io ho ascoltato il romanzo, come sapete sono una grande fan degli audiolibri, e ho avuto modo di apprezzare sia la scrittura di Simona Lo Iacono che la voce narrante di Marina Thovez.




Vi lascio la trama e di seguito il mio racconto.

Nata in un giorno di pioggia e di presagi, Virdimura porta il nome del muschio che affiora tenace dalle mura di Catania e della sua nascita non sa quasi nulla. A crescerla è suo padre, il maestro Urìa, medico ed ebreo, « il più alto dei giudei, il più forte, il più santo ». Un uomo che conosce i segreti delle spezie e i progressi delle scienze, che parla molte lingue, che sa che da tutto bisogna imparare: dalla natura, dalla strada, dalla poesia. A Virdimura insegna a guarire sia i corpi sia le anime, senza distinguere tra musulmani, cristiani o ebrei. E soprattutto le trasmette il segreto più importante: « La medicina non esige bravura. Solo coraggio ». Queste parole Virdimura ripete, ormai anziana, alla Commissione di giudici riunita per decidere se concederle, prima donna della storia, la « licenza per curare ». E davanti a loro Virdimura ripercorre, in un racconto vividissimo, tutta la sua vita: la lotta di suo padre contro l'epidemia di tifo che infesta la città, la solitudine dopo la sua scomparsa, gli studi instancabili sui libri che le ha lasciato, le donne visitate in segreto e operate di notte, le accuse di stregoneria da cui deve difendersi, e soprattutto il legame con Pasquale, l'amico d'infanzia che torna al suo fianco dopo un lungo apprendistato in Oriente, anche lui medico, per restarle accanto sempre, alleato fedele contro tutti gli attacchi della sorte. Sullo sfondo di una Catania fiammeggiante di vita, commerci, religioni, dove i destini si incrociano all'ombra dell'Etna ribollente, Simona Lo Iacono ci regala il grandioso ritratto di una protagonista indimenticabile, fiera e coraggiosa, che combatte le superstizioni e le leggi degli uomini per affermare il diritto di tutti a essere curati e delle donne a essere libere.


E voi? Lo sapevate già? Virdimura è stata la prima donna medico della storia e lo testimoniano i documenti che si trovano ancora oggi nell'archivio di stato di Palermo (fatemi gongolare un po' per la gioia, la prima donna medico al mondo era siciliana!)

Virdimura ha vissuto a Catania verso la fine del Medioevo ed era di origine ebrea. 

Il libro è narrato in prima persona, Virdimura racconta la sua storia di fronte ad una "giuria" di uomini che l'hanno accusata di stregoneria, partendo dalla sua nascita che purtroppo ha visto la morte della madre, e ripercorrendo la sua crescita, il suo amore per la medicina e per la cura ed infine rendendola medico. Virdimura ha superato quello che all'epoca era una specie di esame di stato per autorizzare la pratica della professione. 

Il padre, anch'esso medico, spinse Virdimura ad amare la professione, la cura, il mettere l'altro prima di sé.

Virdimura nella sua vita e nella sua carriera si occupò soprattutto dei più deboli. Dei disabili, delle donne, degli emarginati sociali.

Alle donne in particolar modo dedicò anima e corpo, loro si fidavano di Virdimura, e c'è uno spirito di sorellanza in questo romanzo davvero molto forte.

Molto bella anche la storia d'amore con Pasquale de Medico, suo amico fin dall'infanzia che ha sempre amato profondamente e dalla quale purtroppo non è riuscita ad avere dei figli.

Pasquale ha amato Virdimura fino a sacrificare la sua vita, ma questo non ve lo racconto... 

Ovviamente, in quanto donna e in quanto medico, Virdimura fu accusata di stregoneria, ma si difese da sola della accuse facendo valere la sua professionalità ed umanità.

Nel romanzo è molto presente anche la figura di Dio e della religione, che non si contrappone alla medicina ma che anzi la "usa" come mezzo per i suoi fini.

Un romanzo davvero bello, non conoscevo la storia di Virdimura ed è stato davvero bello scoprirla.

Complimenti all'autrice per aver scritto questa storia e per averlo fatto così bene, e alla voce narrante di Marina Thovez per averle dato quel qualcosa in più.





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