Eclettico autore che spazia dal comico al drammatico, Giacomo Bevilacqua usa l’alter-ego del Panda per parlare di emozioni, di benessere, di problemi e di vita, facendo ridere e anche riflettere.
L’autore, noto per la sua capacità di passare dal comico al drammatico, riesce a dare voce a questi sentimenti in modo tanto serio quanto leggero, permettendo al lettore di riflettere su tematiche complesse senza cadere nella trappola della pesantezza. Il Panda diventa così una metafora potente e universale: la sua ricerca di se stesso è anche quella di chiunque cerchi di affrontare le proprie difficoltà interiori.
Quello che rende Panda particolarmente interessante è la sua capacità di trattare con delicatezza ma anche con realismo le difficoltà legate alla gestione del benessere mentale. Non c’è una soluzione facile o un lieto fine scontato, ma piuttosto un invito ad affrontare le nostre emozioni con maggiore consapevolezza e compassione, a imparare a convivere con esse anziché reprimerle. La graphic novel, infatti, non si limita a mostrarci un processo di “cura” ma suggerisce anche la necessità di adattarsi alle proprie fragilità, abbracciandole come parte di un percorso di crescita.
Se cercate una graphic novel che non solo intrattiene, ma che aiuti anche a comprendere meglio il complesso mondo delle emozioni, questa è sicuramente una lettura che non delude.
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