Passa ai contenuti principali

#lecollaborazionidiMarta Due ex di troppo di Liz Mac Tea

 Torna Liz Mac Tea con una nuova ventata di romanticismo.

Oggi vi parlo di Due ex di troppo edito Blueberry che ringrazio per la collaborazione.



I miei due spicci dopo la trama 

Jenna Davis, a trent’anni, è la classica donna in carriera: socia di uno dei più prestigiosi studi legali di Manhattan, è una degli avvocati divorzisti più richiesti di tutta la città.
Vive in un loft che si affaccia su Central Park circondata dal lusso e da tutti gli agi possibili e all’amore preferisce un nuovo gioiello di Cartier da aggiungere alla sua collezione.
Sì, perché Jenna nei sentimenti e nell’amore vede una debolezza, qualcosa in grado soltanto di ferirti. Ma non è sempre stata così, un tempo anche lei credeva nei sogni e nell’happily ever after.
Stuart Clayton lavora come fotografo per una nota rivista naturalistica, è abituato a viaggiare da un capo all’altro del Paese per catturare in uno scatto la bellezza della natura, è simpatico e divertente e dalla sua ha anche un sorriso mozzafiato, uno sguardo intenso e sensuale per non parlare poi dei suoi addominali scolpiti ad arte.
È il ragazzo perfetto se non fosse che da anni non riesce ad avere legami stabili, non dopo che è stato piantato dall’unica ragazza di cui dice di essersi davvero innamorato: Jenna Davis.
I due non potrebbero essere più diversi ed entrambi si sono ripromessi di stare quanto più possibile alla larga l’uno dall’altra.
Peccato che la sorella di Stuart, nonché una delle migliori amiche di Jenna, stia per sposarsi… come poter rifiutare questo particolare invito di nozze?
Riusciranno a mantenere le distanze o, complice un viaggio nelle verdi campagne inglesi del Derbyshire, il passato tornerà a bussare alle loro porte?
Perché si sa, spesso l’amore fa dei giri immensi e poi ritorna…

Cosa ne penso?

Io ho un debole per i second chance... credo che siano molto realistici. Parliamoci chiaro, per me non esistono minestre riscaldate, o forse dovrei dire che a me le minestre riscaldate non dispiacciono.

L'amore non è una strada dritta, può capitare di perdersi e anche di ritrovarsi, ecco perché queste storie sono un po' il mio punto debole.

Liz questa volta ci porta nella campagna inglese, la stessa che ha ispirato zia Jane nella stesura dei suoi romanzi e lo fa con una storia che parla appunto di seconde possibilità.

Fra flashback e riscoperta di sentimenti pensati a lungo sopiti, quello che doveva essere un semplice viaggio di pochi giorni diventa solo l'inizio di un capitolo tutto da scoprire.

Devo dirlo, per i protagonisti non sarà semplice riconnettersi, la distanza e i non detti hanno avuto un ruolo chiave nel loro allontanamento, ma nulla è impossibile se entrano i gioco i sentimenti.

Come sempre Liz riesce a deliziare il lettore con una storia dolce con vibes da commedia romantica anni '90, uno stile fresco e frizzante ma anche romanticamente amabile.

Essere trasportarti nell'atmosfera è davvero molto semplice grazie alle descrizioni vivide.

Il libro scorre molto bene soprattutto grazie alla brevità dei capitoli che riescono a mantenere un ritmo incalzante per tutta la durata del romanzo.

Insomma, consiglio questo romanzo alle nostalgiche delle buone vecchie commedie romantiche :)


Commenti

Post popolari in questo blog

La recensione del venerdì Il mare fino a qui di Simona Fruzzetti

Sono profondamente convinta di una cosa: non siamo noi a scegliere i libri, sono loro a scegliere noi, e con questa lettura ne ho avuto ancora una volta la prova. I miei due spicci su Il mare fino a qui, dopo la trama. Un lungo racconto che tocca corde sensibili. Due protagoniste difficili da dimenticare. Jackie lascia Birmingham per concedersi un breve soggiorno vinto con un concorso a premi. Questo, almeno, è quello che dichiara ai colleghi che la vedono partire senza dare ulteriori spiegazioni. In verità, sotto suggerimento della sua analista, è alla ricerca di uno spazio dove poter decomprimere dopo il lutto che l’ha colpita. A Pant Glas, meta scelta per il suo ritiro, incontra Edna che, insieme agli animali della sua fattoria, la esorterà a vedere con altri occhi il suo passato e il suo futuro. Il mare fino a qui  è la struggente e delicata storia di due donne ferite, consapevoli che l’accettazione sia l’unica via da percorrere per raggiungere la serenità. Cosa ne penso? Quest...

La recensione del venerdì: Vuci luntani di Dario Cascio

  Quanto mi piace raccontare i libri che ho letto... Trama Ti propongo 14 racconti che, in maniera diversa, narrano di un’isola piena di meraviglie e contraddizioni, dove Palermo e la Sicilia sono insieme rifugio ed enigma, luce e penombra. 14 storie in siciliano, ma tradotte anche in italiano e in inglese, tutte nello stesso libro. Storie personali che ho deciso di raccontare e storie inventate di sana pianta, ma con radici profonde nell’Isola a tre punte. Ogni racconto nasce come una confidenza discreta, un’immagine catturata nella mia terra e offerta a chiunque desideri immergersi nelle sue sfumature. Troverai frammenti d’infanzia vissuta per le strade della Sicilia e lunghi viaggi verso mete lontane. Se scegli di aprire questo libro, sappi che entrerai in un luogo molto intimo. Non solo per me. Tutti i siciliani, vicini e lontani conservano gelosamente lo stesso “luogo intimo!” nel loro cuore. È quel luogo che profuma di zagara e panelle fritte, di ricordi che non si cancellano...

La Barca di San Pietro: una tradizione tra fede, natura e magia

Visto il successo dell'articolo dedicato all'acqua di San Giovanni, ho pensato di farne uno simile per un'altra tradizione italiana, anch'essa un mix fra fede, natura e magia: si chiama Barca di San Pietro ed è una piccola magia che si fa nella notte tra il 28 e il 29 giugno , proprio per la festa di San Pietro e Paolo . Ve la racconto, così magari la provate anche voi insieme a me. È una di quelle cose che si tramandano da nonne e zie, con quel mix di fede, natura e un pizzico di mistero che rende tutto più affascinante. Foto di @greenme.it Come si fa? Semplicissimo. La sera del 28 giugno: prendi un bicchiere (o una bottiglia di vetro trasparente), riempi con un po’ d’acqua, versa dentro l’albume di un uovo (solo l’albume, niente tuorlo!), lascia il tutto all’aperto , meglio se sotto il cielo, tipo sul balcone o sul davanzale, vai a dormire. La mattina dopo, senza agitare il bicchiere , vai a guardare cosa è successo: l’albume deve essersi trasforma...