Passa ai contenuti principali

Torta mandorle e limone, grezza e profumata

 Buongiorno :)

Oggi una nuova ricetta, perfetta per questo settembre perché anche lei unisce due sapori diversi: le mandorle e i limoni.

Questa torta sa di ultimi giorni d'estate, quelli che lasciano spazio all'autunno in arrivo. 

Sa di serate fresche, fatte di felpe e pantaloncini.

Sa di buio presto ma non troppo.

Sa di colazioni lente nei giorni uggiosi.

Insomma, sa di questo e molto di più.

Vi lascio gli ingredienti e a seguire la ricetta.


Procedimento:

1) Per prima cosa dobbiamo tritare le mandorle, per farlo inseritele in un mixer e riducetele in un composto sabbioso molto simile alla farina e a metà procedimento aggiungete 20 grammi dello zucchero riportato in ricetta.

2) Adesso in una ciotola inserite le mandorle tritate, rompete le uova, aggiungete l'olio di semi, il resto dello zucchero e mescolate il tutto.

3) Aggiungete il succo di un limone e la scorza grattugiata, il lievito e infine la farina 00.

4) L'impasto è pronto, adesso potete imburrare ed infarinare una teglia e versare il composto (sì, quello che resta nelle pareti potete toglierlo con il dito e mangiarlo così. Club dell'assaggio dell'impasto crudo ci siete?)

5) Una volta versato l'impasto nella teglia, cospargete la superficie con delle mandorle a fette e se volete dello zucchero di canna.

6) Infornare a 180° per circa 25 minuti (fate sempre la prova dello stecchino).

Servite e gustate!

Ps. Questa è una torta che io definisco grezza, una di quelle torte perfette da mangiare con un bicchiere di latte o del tè in quanto l'impasto è secco, grezzo per l'appunto. 


Commenti

Post popolari in questo blog

La recensione del venerdì: Vuci luntani di Dario Cascio

  Quanto mi piace raccontare i libri che ho letto... Trama Ti propongo 14 racconti che, in maniera diversa, narrano di un’isola piena di meraviglie e contraddizioni, dove Palermo e la Sicilia sono insieme rifugio ed enigma, luce e penombra. 14 storie in siciliano, ma tradotte anche in italiano e in inglese, tutte nello stesso libro. Storie personali che ho deciso di raccontare e storie inventate di sana pianta, ma con radici profonde nell’Isola a tre punte. Ogni racconto nasce come una confidenza discreta, un’immagine catturata nella mia terra e offerta a chiunque desideri immergersi nelle sue sfumature. Troverai frammenti d’infanzia vissuta per le strade della Sicilia e lunghi viaggi verso mete lontane. Se scegli di aprire questo libro, sappi che entrerai in un luogo molto intimo. Non solo per me. Tutti i siciliani, vicini e lontani conservano gelosamente lo stesso “luogo intimo!” nel loro cuore. È quel luogo che profuma di zagara e panelle fritte, di ricordi che non si cancellano...

Addio, Sophie Kinsella. La scrittrice che ha cambiato la mia idea di felicità, di scrittura, di vita imperfetta.

Ci sono autrici che ti accompagnano. E poi ci sono autrici che ti cambiano.  Prima di essere un'icona della chick-lit, Sophie Kinsella era Madeleine: una donna con sogni, paure, risate contagiose e una sensibilità fuori dal comune. Scriveva per capire la vita, per alleggerirla, per darle un ritmo più dolce. È stata madre, moglie, amica, e poi autrice, ma soprattutto una compagna silenziosa per chi, come me, l’ha letta durante i passaggi importanti della vita. La sua penna ha sempre avuto qualcosa di familiare: sembrava di ascoltare una persona che ti conosceva davvero. E forse è per questo che oggi fa così male salutarla. Perché non se ne va solo una scrittrice, ma una presenza che ci faceva sentire meno soli. Per me, Sophie Kinsella è stata una presenza silenziosa ma fondamentale, una voce che mi ha insegnato che la leggerezza può essere profondissima e che si può raccontare la vita reale anche mentre si ride. La notizia della sua scomparsa mi ha colpita come una fitta, come qu...

La Barca di San Pietro: una tradizione tra fede, natura e magia

Visto il successo dell'articolo dedicato all'acqua di San Giovanni, ho pensato di farne uno simile per un'altra tradizione italiana, anch'essa un mix fra fede, natura e magia: si chiama Barca di San Pietro ed è una piccola magia che si fa nella notte tra il 28 e il 29 giugno , proprio per la festa di San Pietro e Paolo . Ve la racconto, così magari la provate anche voi insieme a me. È una di quelle cose che si tramandano da nonne e zie, con quel mix di fede, natura e un pizzico di mistero che rende tutto più affascinante. Foto di @greenme.it Come si fa? Semplicissimo. La sera del 28 giugno: prendi un bicchiere (o una bottiglia di vetro trasparente), riempi con un po’ d’acqua, versa dentro l’albume di un uovo (solo l’albume, niente tuorlo!), lascia il tutto all’aperto , meglio se sotto il cielo, tipo sul balcone o sul davanzale, vai a dormire. La mattina dopo, senza agitare il bicchiere , vai a guardare cosa è successo: l’albume deve essersi trasforma...