Torno da Catena, dalle sue parole e dalle sue storie sempre con lo stesso entusiasmo, sempre con la stessa voglia di assaporare le sue parole ed in particolare la serie delle signore di Montepepe è quella coccola necessaria che mi piace concedermi ogni qual volta annuncia un nuovo titolo.
Questo poi, lo considero un po' più speciale perché lo associo al firmacopie avvenuto a luglio che mi ha lasciato tanti bei ricordi e che se siete curiosi potete trovare il mio racconto scorrendo qualche post.
I miei due spicci - come sempre - dopo la trama.
A giugno Monte Pepe si prepara all'arrivo dell'estate. Che camurria! Da due anni ormai nel piccolo borgo immerso tra le montagne siciliane si attendono orde di turisti curiosi di assaggiare gli arancini più famosi dell'isola, e non solo, e conoscere Rosa, Nunziatina, Maria, Giuseppa e Sarina, “le Signore di Monte Pepe”, proprietarie dell'ormai noto “Regno degli arancini”. Fra amori finiti, nuove relazioni che stanno per cominciare, partenze, arrivi, delusioni, speranze nel cuore, c'è una novità che le rende elettrizzate e preoccupate allo stesso tempo: Luciano Bellini, ex direttore di un albergo poco distante da Monte Pepe, chiamato a Parigi a dirigere un hotel a cinque stelle, ha invitato le Signore di Monte Pepe nella capitale. Il loro compito è incantare i clienti più ricchi ed esigenti dell'albergo con una cena sontuosa, a base dei profumi, dei colori e dei sapori dei piatti siciliani. E Parigi è il luogo adatto per sognare, circondati dalla bellezza e dall'eleganza, e perché no, imbattersi anche in un nuovo amore, specialmente per chi ormai non ci crede più. Una commedia brillante tra la Sicilia profonda e la Ville Lumière.

Cosa ne penso?
Tornare a Montepepe è sempre un piacere. Tornare in un luogo di carta ma che senti così vivo e familiare lo è ancora di più.
Catena anche questa volta ci delizia con parole fatte di sentimenti, passione e poesia... sì, poesia, perché questo romanzo è incentrato sulle avventure di Nunziatina appassionata di versi e famelica di vita.
Nunziatina vive un po' in un mondo tutto suo dove per ogni tormento dell'anima (ma anche per ogni gioia del cuore) esiste una poesia, è solo che a lei non basta leggerle quelle poesie, lei deve viverle, ed è così che la nostra protagonista si divide fra l'arte culinaria e quella poetica e da scribacchina che ama la cucina e che in passato ha lavorato proprio nell'ambiente ristorazione posso dire che mi sento molto affine a questo personaggio, forse anche per le disavventure sentimentali.
Alle nostre signore di Montepepe viene proposto un viaggio a Parigi dove poter mostrare tutta la loro sicilianità a tavola e portare alto in nome dell'Isola ma nessuna di loro sembra particolarmente convinta, New York è stato già tanto da affrontare, nessuna di loro eccetto Nunziatina che non si lascia scappare l'occasione e decide di andare a Parigi con o senza le sue socie.
A farle compagnia Nicoletta, la fidanzata dell'adorato nipote Tommaso, in piena crisi amorosa. Quale migliore città se non Parigi può riaggiustare un cuore scheggiato? E questo vale anche per Nunziatina che finalmente ha deciso di chiudere la sua relazione clandestina con Paolo.
Le due donne si sarebbero aspettate di tutto fuorché di trovare entrambe l'amore, Nunziatina in carne ed ossa, Nicoletta nella lucidità di questo sentimento che nel suo cuore si era adombrato.
Infatti proprio qua Nunziatina conoscerà Pietro, un affascinante librario siciliano che la farà innamorare fra un citazione e l'altra.
Non credete però che sentirete la mancanza della Sicilia (o delle altre nostre amiche) solo perché questa volta veniamo portati a Parigi, la Sicilia è la protagonista indiscussa sempre e comunque e le nostre amiche (sì perché ormai dopo tre libri mi piace definirle tali) continueranno ad allietarci con la loro quotidianità.
Granita e Baguette è un romanzo che come suggerisce lo stesso titolo unisce due realtà diverse ma nonostante tutto simili.
Fresco e romantico, leggero e profondo, dolce e passionale. Tanti contrasti e nessuna stonatura.
Mi è piaciuto tantissimo.
La penna di Catena si conferma una garanzia ed è bello percepire la sua anima attraverso queste pagine.
Consigliato, decisamente.
Ps. Pietro avrebbe conquistato anche a me avendo chiamato la sua libreria con il titolo di un romanzo di Calvino eheheh
Piccola curiosità: Catena per raccontare la storia di Pietro e della sua libreria sicula in terra Parigina si è ispirata ad una libreria che esiste realmente e che è gestita da un siciliano.
La libreria in questione si chiama Tour de Babel ed è una vera e propria istituzione nel cuore di Parigi, essa si trova in 10, Rue du Roi de Sicile – 75004.
Ma le curiosità non finiscono qua, e il legame fra Sicilia e Parigi diventa sempre più intenso perché questa volta parliamo di sapori.
Sapevate che il gelato lo abbiamo inventato noi siciliani? E che a Parigi c'è un famosissimo Cafè nato da un siciliano? :)
Questo elegante cafè nasce nel 1866 dallo chef siciliano Procopio Cutò che inventò dapprima il sorbetto e poi da esso il gelato.
Insomma, questo libro mi ha fatto viaggiare pur restando ancorata alla mia amata terra.
Però sì ecco, un biglietto per Parigi non mi dispiacerebbe!
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