Passa ai contenuti principali

Recensione Colours of love di Federica Tronconi

 “Un biglietto di sola andata per il New England, per dimenticare di aver perso tutto nella vita. Non so da dove ricominciare per ricostruirmi, riniziare a vivere. A Townback Beach mi accoglie Sammy, la mia più cara amica. Grazie a lei e al suo entusiasmo ci tuffiamo in uno straordinario progetto che mi dà di nuovo uno scopo: aprire una libreria nel paese.

Qui ritrovo i colori, i sapori, me stessa. Ma sarò capace di tornare a fidarmi dell’Amore?

Giorno dopo giorno, quella che doveva essere una vacanza diventa un’occasione per ritornare a vivere. Grazie all’amicizia, un buon libro, uno straordinario scorcio di mare e una persona interessante, la vita mi offre una seconda opportunità.

Sono Alida e vi aspetto a TownBack Beach per vivere insieme l’estate più bella della mia vita”.





Cosa ne penso?

Avevo già conosciuto la scrittura di Federica Tronconi con una novella natalizia dal titolo Radio Christmas che avevo recensito positivamente. 
Anche questa volta la sua penna non mi è dispiaciuta affatto, l'ho trovata come la prima volta, semplice e scorrevole.
Questa volta l'ambientazione è totalmente diversa, sia dal punto di vista della stagione visto che questa storia è ambientata nel periodo estivo ma anche come posizione geografica, infatti ci troviamo in un luogo che amo e che spero di visitare prima o poi, il New Englad! 
Proprio questa ambientazione è stata la calamita che mi ha spinta a voler leggere il romanzo.
La storia raccontata da Federica è una storia di rinascita e anche di rivincita oserei dire.
Alida comincia il suo viaggio con zero aspettative, probabilmente perché già delusa da esperienze passate, eppure non sa che quello che l'aspetta oltre oceano è una vita nuova alla quale inizialmente si approccerà in punta di piedi per paura di soffrire per poi gettarsi a capofitto dopo aver compreso che evitare le sofferenze è pressoché impossibile e spesso farlo non ci permette di vedere cosa ci aspetta al di là della paura.
Un romanzo molto carino, storie che si incontrano e si incastrano, battute pungenti e divertenti e anche parecchia riflessione sulle seconde possibilità... tutti ne meritiamo una, e soprattutto non è mai troppo tardi per ricominciare.
Consigliato!

Commenti

Post popolari in questo blog

La recensione del venerdì: Vuci luntani di Dario Cascio

  Quanto mi piace raccontare i libri che ho letto... Trama Ti propongo 14 racconti che, in maniera diversa, narrano di un’isola piena di meraviglie e contraddizioni, dove Palermo e la Sicilia sono insieme rifugio ed enigma, luce e penombra. 14 storie in siciliano, ma tradotte anche in italiano e in inglese, tutte nello stesso libro. Storie personali che ho deciso di raccontare e storie inventate di sana pianta, ma con radici profonde nell’Isola a tre punte. Ogni racconto nasce come una confidenza discreta, un’immagine catturata nella mia terra e offerta a chiunque desideri immergersi nelle sue sfumature. Troverai frammenti d’infanzia vissuta per le strade della Sicilia e lunghi viaggi verso mete lontane. Se scegli di aprire questo libro, sappi che entrerai in un luogo molto intimo. Non solo per me. Tutti i siciliani, vicini e lontani conservano gelosamente lo stesso “luogo intimo!” nel loro cuore. È quel luogo che profuma di zagara e panelle fritte, di ricordi che non si cancellano...

Addio, Sophie Kinsella. La scrittrice che ha cambiato la mia idea di felicità, di scrittura, di vita imperfetta.

Ci sono autrici che ti accompagnano. E poi ci sono autrici che ti cambiano.  Prima di essere un'icona della chick-lit, Sophie Kinsella era Madeleine: una donna con sogni, paure, risate contagiose e una sensibilità fuori dal comune. Scriveva per capire la vita, per alleggerirla, per darle un ritmo più dolce. È stata madre, moglie, amica, e poi autrice, ma soprattutto una compagna silenziosa per chi, come me, l’ha letta durante i passaggi importanti della vita. La sua penna ha sempre avuto qualcosa di familiare: sembrava di ascoltare una persona che ti conosceva davvero. E forse è per questo che oggi fa così male salutarla. Perché non se ne va solo una scrittrice, ma una presenza che ci faceva sentire meno soli. Per me, Sophie Kinsella è stata una presenza silenziosa ma fondamentale, una voce che mi ha insegnato che la leggerezza può essere profondissima e che si può raccontare la vita reale anche mentre si ride. La notizia della sua scomparsa mi ha colpita come una fitta, come qu...

La Barca di San Pietro: una tradizione tra fede, natura e magia

Visto il successo dell'articolo dedicato all'acqua di San Giovanni, ho pensato di farne uno simile per un'altra tradizione italiana, anch'essa un mix fra fede, natura e magia: si chiama Barca di San Pietro ed è una piccola magia che si fa nella notte tra il 28 e il 29 giugno , proprio per la festa di San Pietro e Paolo . Ve la racconto, così magari la provate anche voi insieme a me. È una di quelle cose che si tramandano da nonne e zie, con quel mix di fede, natura e un pizzico di mistero che rende tutto più affascinante. Foto di @greenme.it Come si fa? Semplicissimo. La sera del 28 giugno: prendi un bicchiere (o una bottiglia di vetro trasparente), riempi con un po’ d’acqua, versa dentro l’albume di un uovo (solo l’albume, niente tuorlo!), lascia il tutto all’aperto , meglio se sotto il cielo, tipo sul balcone o sul davanzale, vai a dormire. La mattina dopo, senza agitare il bicchiere , vai a guardare cosa è successo: l’albume deve essersi trasforma...