Passa ai contenuti principali

Recensione Il cadavere si è mosso due volte di Gemina

 Oggi parliamo di Cozy Crime, un genere "recente" che mi piace molto.

Pensate di unire un mistero da risolvere ad un'atmosfera cozy quindi confortante, pensate davvero che non sia possibile? Beh, allora non vi siete ancora imbattuti in un libro di questo genere.

I miei due spicci, dopo la trama :)

Al ballo organizzato presso la dimora in campagna di Launchbury Hall, l’ospite più atteso è Sir Beauden Moriarty, accompagnato dallo stravagante cugino, il Dottor Patrick Carbery.

L’evento è funestato dall’omicidio di Lord Augustus Launchbury, del quale viene accusato il diciassettenne Rhys Foley, assunto in occasione della serata e che Sir Moriarty sembra conoscere da tempo.

Appurati alcuni dettagli sulla scena del delitto, l’ispettore Bastareud accetta la collaborazione di Sir Moriarty e del dottore, oltre al loro metodo di indagine del tutto sopra le righe tra autopsie clandestine in cucina e parenti della vittima nemmeno troppo impegnati a nascondere la contentezza di essersene liberati.


Cosa ne penso?


Una nuova scoperta, un romanzo scorrevole e davvero piacevole. La penna dell'autrice è in grado di intrigarti lasciando indizi sparsi che tu lettore dovrai risolvere ma allo stesso tempo coccolarti accompagnandoti per mano nella risoluzione di questi stessi indizi. Ecco cosa è un cozy crime. 

L'ambientazione vittoriana mi è piaciuta moltissimo, e volendo si può considerare elemento cardine della storia.

I personaggi sono caratterizzati davvero bene e non faticherete a ricordarli tutti.

I misteri che si intrecciano sono due, legati in qualche modo fra loro, modo che però dovrete scoprire da soli, non posso certo farti spoiler.

E se pensate che gli unici temi trattati abbiano a che fare con la risoluzione degli omicidi vi sbagliate, si parla infatti di relazioni familiari e attaccamento al denaro (con le sue conseguenze).

L'essere cozy conferisce all'intera storia un ritmo rilassante, ci sono anche delle scene ironiche che rendono il tutto ancora più piacevole.

Io lo consiglio, decisamente.

Soprattutto se non vi siete mai approcciati ad un giallo o a un noir e volete iniziare da qualcosa che non risulti troppo pesante, ma che sia un ibrido fra due generi apparentemente opposti.


Commenti

Post popolari in questo blog

La recensione del venerdì Il mare fino a qui di Simona Fruzzetti

Sono profondamente convinta di una cosa: non siamo noi a scegliere i libri, sono loro a scegliere noi, e con questa lettura ne ho avuto ancora una volta la prova. I miei due spicci su Il mare fino a qui, dopo la trama. Un lungo racconto che tocca corde sensibili. Due protagoniste difficili da dimenticare. Jackie lascia Birmingham per concedersi un breve soggiorno vinto con un concorso a premi. Questo, almeno, è quello che dichiara ai colleghi che la vedono partire senza dare ulteriori spiegazioni. In verità, sotto suggerimento della sua analista, è alla ricerca di uno spazio dove poter decomprimere dopo il lutto che l’ha colpita. A Pant Glas, meta scelta per il suo ritiro, incontra Edna che, insieme agli animali della sua fattoria, la esorterà a vedere con altri occhi il suo passato e il suo futuro. Il mare fino a qui  è la struggente e delicata storia di due donne ferite, consapevoli che l’accettazione sia l’unica via da percorrere per raggiungere la serenità. Cosa ne penso? Quest...

La recensione del venerdì: Vuci luntani di Dario Cascio

  Quanto mi piace raccontare i libri che ho letto... Trama Ti propongo 14 racconti che, in maniera diversa, narrano di un’isola piena di meraviglie e contraddizioni, dove Palermo e la Sicilia sono insieme rifugio ed enigma, luce e penombra. 14 storie in siciliano, ma tradotte anche in italiano e in inglese, tutte nello stesso libro. Storie personali che ho deciso di raccontare e storie inventate di sana pianta, ma con radici profonde nell’Isola a tre punte. Ogni racconto nasce come una confidenza discreta, un’immagine catturata nella mia terra e offerta a chiunque desideri immergersi nelle sue sfumature. Troverai frammenti d’infanzia vissuta per le strade della Sicilia e lunghi viaggi verso mete lontane. Se scegli di aprire questo libro, sappi che entrerai in un luogo molto intimo. Non solo per me. Tutti i siciliani, vicini e lontani conservano gelosamente lo stesso “luogo intimo!” nel loro cuore. È quel luogo che profuma di zagara e panelle fritte, di ricordi che non si cancellano...

La Barca di San Pietro: una tradizione tra fede, natura e magia

Visto il successo dell'articolo dedicato all'acqua di San Giovanni, ho pensato di farne uno simile per un'altra tradizione italiana, anch'essa un mix fra fede, natura e magia: si chiama Barca di San Pietro ed è una piccola magia che si fa nella notte tra il 28 e il 29 giugno , proprio per la festa di San Pietro e Paolo . Ve la racconto, così magari la provate anche voi insieme a me. È una di quelle cose che si tramandano da nonne e zie, con quel mix di fede, natura e un pizzico di mistero che rende tutto più affascinante. Foto di @greenme.it Come si fa? Semplicissimo. La sera del 28 giugno: prendi un bicchiere (o una bottiglia di vetro trasparente), riempi con un po’ d’acqua, versa dentro l’albume di un uovo (solo l’albume, niente tuorlo!), lascia il tutto all’aperto , meglio se sotto il cielo, tipo sul balcone o sul davanzale, vai a dormire. La mattina dopo, senza agitare il bicchiere , vai a guardare cosa è successo: l’albume deve essersi trasforma...