Passa ai contenuti principali

Ciambella con la ricotta e le gocce di cioccolato (perfetta per smaltire le uova di Pasqua!)

 Ok lo so, anche io fino a poco tempo fa evitavo come la peste le ricette che indicavano come smaltire le uova di pasqua. 

Ogni volta era un "Sì ciao zia, ma ti pare che mi serve una ricetta per smaltire le uova di pasqua? Io le ho già mangiate tutte."

Poi succede che superi un'età e il tuo metabolismo inizia a funzionare diversamente, a quel punto ti serve davvero una ricetta per smaltire queste benedette uova, ed io ho quella perfetta.

Questa ciambella è soffice per via della ricotta, profumata grazie alla scorza d'arancia grattugiata al suo interno e golosa grazie a quelle famose uova di pasqua.

Vi avverto è una ricetta un po' da nonna perché io sono andata ad occhio e non ho pesato quasi nessun ingrediente, ma qua vi darò dei pesi approssimativi che vanno benissimo. 

Iniziamo? Arrotolate le maniche, indossate il grembiule e divertitevi!


Ingredienti:

250 gr di farina 00

250/300 gr di ricotta (ben scolata)

3 uova

150 gr di zucchero (va bene sia semolato che di canna, il secondo è più adatto se volete un effetto finale più grezzo)

Un bustina di lievito 

Un pizzico di sale

La buccia di un'arancia grattugiata e se volete anche una fialetta di aroma all'arancia, io non l'ho aggiunto.

60 gr di olio di semi di girasole (metà bicchiere)

Cioccolato q.b. ma quanto basta di cioccolato? Quanto volete voi!


Procedimento:

1) Per prima cosa montate le uova con lo zucchero per un paio di minuti, fino a quando il composto non risulterà chiaro e spumoso.

Aggiungete un pizzico di sale e continuate a montare.

2) Aggiungete l'olio e la ricotta e continuate a montare.

3) Adesso grattugiate la buccia d'arancia e continuate a mescolare il tutto.

4) Setacciate la farina e il lievito ed infine aggiungete le gocce di cioccolato e mescolate per bene l'impasto.

5) Imburrate ed infarinate una teglia da ciambellone e infornate a 180° per circa 40 minuti. Mi raccomando controllate sempre e fate la prova stecchino se necessario.

6) Fate raffreddare e servite con una spolverata di zucchero a velo.


Et voilà! Alla prossima ricetta :)


Ps. Io l'ho portata a scuola dalle colleghe ed è stata super apprezzata. Semplice e veloce ma vi farà fare un figurone!



 

Commenti

Post popolari in questo blog

La recensione del venerdì Il mare fino a qui di Simona Fruzzetti

Sono profondamente convinta di una cosa: non siamo noi a scegliere i libri, sono loro a scegliere noi, e con questa lettura ne ho avuto ancora una volta la prova. I miei due spicci su Il mare fino a qui, dopo la trama. Un lungo racconto che tocca corde sensibili. Due protagoniste difficili da dimenticare. Jackie lascia Birmingham per concedersi un breve soggiorno vinto con un concorso a premi. Questo, almeno, è quello che dichiara ai colleghi che la vedono partire senza dare ulteriori spiegazioni. In verità, sotto suggerimento della sua analista, è alla ricerca di uno spazio dove poter decomprimere dopo il lutto che l’ha colpita. A Pant Glas, meta scelta per il suo ritiro, incontra Edna che, insieme agli animali della sua fattoria, la esorterà a vedere con altri occhi il suo passato e il suo futuro. Il mare fino a qui  è la struggente e delicata storia di due donne ferite, consapevoli che l’accettazione sia l’unica via da percorrere per raggiungere la serenità. Cosa ne penso? Quest...

La recensione del venerdì: Vuci luntani di Dario Cascio

  Quanto mi piace raccontare i libri che ho letto... Trama Ti propongo 14 racconti che, in maniera diversa, narrano di un’isola piena di meraviglie e contraddizioni, dove Palermo e la Sicilia sono insieme rifugio ed enigma, luce e penombra. 14 storie in siciliano, ma tradotte anche in italiano e in inglese, tutte nello stesso libro. Storie personali che ho deciso di raccontare e storie inventate di sana pianta, ma con radici profonde nell’Isola a tre punte. Ogni racconto nasce come una confidenza discreta, un’immagine catturata nella mia terra e offerta a chiunque desideri immergersi nelle sue sfumature. Troverai frammenti d’infanzia vissuta per le strade della Sicilia e lunghi viaggi verso mete lontane. Se scegli di aprire questo libro, sappi che entrerai in un luogo molto intimo. Non solo per me. Tutti i siciliani, vicini e lontani conservano gelosamente lo stesso “luogo intimo!” nel loro cuore. È quel luogo che profuma di zagara e panelle fritte, di ricordi che non si cancellano...

La Barca di San Pietro: una tradizione tra fede, natura e magia

Visto il successo dell'articolo dedicato all'acqua di San Giovanni, ho pensato di farne uno simile per un'altra tradizione italiana, anch'essa un mix fra fede, natura e magia: si chiama Barca di San Pietro ed è una piccola magia che si fa nella notte tra il 28 e il 29 giugno , proprio per la festa di San Pietro e Paolo . Ve la racconto, così magari la provate anche voi insieme a me. È una di quelle cose che si tramandano da nonne e zie, con quel mix di fede, natura e un pizzico di mistero che rende tutto più affascinante. Foto di @greenme.it Come si fa? Semplicissimo. La sera del 28 giugno: prendi un bicchiere (o una bottiglia di vetro trasparente), riempi con un po’ d’acqua, versa dentro l’albume di un uovo (solo l’albume, niente tuorlo!), lascia il tutto all’aperto , meglio se sotto il cielo, tipo sul balcone o sul davanzale, vai a dormire. La mattina dopo, senza agitare il bicchiere , vai a guardare cosa è successo: l’albume deve essersi trasforma...