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Recensione Clara legge Proust di Stéphane Carlier

 Trama

Cindy Coiffure: in questo minuscolo salone, quasi nascosto in una traversa del centro di Chalon-sur-Saône, lavora Clara. A soli ventitre anni è una parrucchiera apprezzata dalla clientela, ristretta ma affezionata, e dalla malinconica signora Habib, la sua elegantissima principale, con il culto di Chirac e la passione per Parigi, dove ha vissuto da giovane. Proprio a una vivace attività della capitale la signora Habib vorrebbe far assomigliare Cindy Coiffure, che invece resta felicemente accoccolato nella sua realtà di provincia, tra le hit di radio Nostalgie, i puntuali caffè di Lorraine del bar-tabacchi all'angolo e il ciarliero viavai di clienti la cui età media sfiora la settantina. Nolwenn, tanto apatica nelle espressioni facciali quanto avventurosa in quelle linguistiche, e Patrick, genio ribelle dell'acconciatura, completano la squadra di Cindy Coiffure. È in questo piccolo universo, al ritmo di sforbiciate, colpi di phon e chiacchiere, che Clara trascorre tranquilla le sue giornate sempre uguali. Poi la sera torna a casa dal bel pompiere JB, un principe azzurro ammirato apertamente da genitori, amici, colleghi (e dalla signora Habib spudoratamente), che però a Clara non fa più l'effetto esplosivo di prima, e da un morbido gattone bianco, che però disdegna gli umani e le loro carezze. Così il tempo passa per Clara, al riparo dai dispiaceri ma anche da ogni tipo di slancio. Fino a quando un evento inaspettato cambia tutto. Un misterioso cliente lascia un libro al salone. Clara lo porta a casa, lo sistema nella libreria e se ne dimentica. Poi, un giorno, per caso, comincia a leggerlo. Il libro è Dalla parte di Swann: Clara ha appena incontrato Marcel Proust. Sarà grazie alle sue parole e alla magia della lettura che Clara troverà il coraggio di scegliere la strada giusta per sé.


Cosa ne penso?


Mi ero immaginata Clara legge Proust come un romanzo coccola. Come quelle commedie francesi che mi rilassano e mi lasciano a fine visione un sorrisetto accennato. 

Non è andata esattamente così, diciamo che non ho trovato quel senso di coccola che cercavo, ma non mi è dispiaciuta la sua lettura.

Ovviamente preciso che quello che può essere coccola per me, non necessariamente lo è per un altro lettore, c'è chi trova del comfort anche in thriller o horror.

Il romanzo si fa leggere, come dicevo prima, nel giro di un paio d'ore, la scrittura e il ritmo sono sicuramente scorrevoli, pur non essendo uno di quei romanzi che definisco calamita e che ti tengono incollata alle sue pagine.

Racconta una storia semplice e allo stesso tempo straordinaria, che si può sintetizzare nel potere che i libri - o più in generale una passione - può avere nella nostra vita.

Clara è una parrucchiera, ha una vita ordinaria ma non sembra essere particolarmente soddisfatta di questo. 

Un cliente le farà un regalo enorme: scorderà un romanzo di Proust nel salone dove lavora e Clara si approccerà a questo autore per la prima volta e non senza difficoltà.

Inizialmente non è invogliata a proseguire la lettura, le pare di non comprenderne una sola parola, eppure a poco a poco non riuscirà più a vivere senza quel romanzo, e i successivi. 

Questa è una vera e propria storia d'amore, ma non per un altro essere umano, bensì per la lettura, e per un autore in particolare, ovvero Proust.

Inizierà a conoscersi meglio a scoprire quello che vuole davvero.

Fino ad un finale fatto di sogni e speranze.

Non lo definisco indimenticabile, ma non tutto quello che leggiamo deve per forza esserlo. 

Una lettura piacevole senza troppe pretese ma con una bella morale. 

E poi vi farà venire voglia di mangiare un vassoio di madeleine. 


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