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 Voglia di un giallo?

Siete nostalgici della zia Agatha e volete un romanzo che vi ridia quelle vibes?

Volete leggere un romanzo natalizio un po' diverso dal solito?

Mettetevi comodi e leggetevi questi miei due spicci, perché questo potrebbe essere il libro giusto per voi.

Come molti di voi sanno, i romanzi gialli/thriller rientrano fra le mie categorie preferite, vengono subito dopo i romance e prima dei distopici insomma.

Sono però una lettrice stagionale, quindi nel periodo che va fine novembre a gennaio, leggo solo romanzi natalizi.

Si sa, la maggior parte dei romanzi natalizi è romance, ma io avevo propria voglia di buttarmi su un giallo e allora dopo una scelta accurata (ambarà ciccì cocco vale come scelta accurata?) data da una indecisione relativa al primo romanzo della stessa autrice (A cena con l'assassino) ho deciso di scegliere questo titolo qua: In treno con l'assassino.

Le premesse per piacermi c'erano tutte: Natale appunto, un treno bloccato nelle Highlands scozzesi, e soprattutto un omicidio, in realtà più di uno...

E mi è piaciuto? Sì, abbastanza, ma andiamo per ordine.

In treno con l'assassino è un giallo che rispetta fedelmente le caratteristiche del suo genere, leggerlo vi farà sentire un po' degli investigatori privati pronti ad attenzionare ogni singola frase. 

La protagonista, Roz, sta per prendere un treno che la porterà dalla figlia in procinto di partorire, quello che non sa è che il suo treno verrà bloccato per via di una tempesta di neve e di un omicidio... anzi, tre.

Non posso dire molto a riguardo perché il rischio spoiler è dietro l'angolo ma sappiate che è un romanzo molto carino, un giallo scritto davvero bene, e soprattutto tratta tematiche davvero importanti e ahimè sempre attuali, come lo strupo, la violenza psicologica, l'ossessione per i social media... 

Nel romanzo ho riscontrato due pecche, ovvero, la lentezza della narrazione della prima parte, che però ho giustificato come opportuna per introdurre tutti i personaggi ed infine proprio la presenza di tutti questi personaggi, diciotto sono molti ed è facile (almeno per me) perdere ogni tanto il filo.

Per il resto è un romanzo che consiglio, e anzi non vedo l'ora di leggere l'altrettanto acclamato A cena con l'assassino.



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