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Recensione A lezione di Natale di Marta Fiorini

 《Ah, vero. Dimenticavo tu fossi un Grinch.》

《E tu un elfo.》
《Non abbiamo proprio nulla in comune noi due, eh?》

Io ve lo dico: questo Natale se non sapete dove andare la meta perfetta potrebbe essere Borgo Nevischio!
Ora, avete presente i film natalizi di Hallmark? Fatti di paesaggi mozzafiato, spesso rappresentanti piccole comunità di altrettanto piccoli paesi, la dolcezza, il brio, quella briciola di benessere che si irradia in noi dopo la loro visione? Ecco, A Lezione di Natale è questo.
È leggerezza, tenerezza, divertimento.
Una volta finito il romanzo vi sentirete come persi, perché ormai quella comunità era anche la vostra.

Ma andiamo per ordine, ora sono una scrittrice non posso certo continuare a fare recensioni semiserie e sconclusionate, devo darmi un tono.
Sì, come no. Credici.

Allora, ve la butto lì: Natalia ed Enea non potrebbero essere più diversi.
Lei un elfo invasato dal Natale, lui un Grinch, uno di quelli che solo nell'udire la parola Natale ha un mancamento. Praticamente è me quando sentivo Interrogata in matematica.
Ora, Borgo Nevischio ha bisogno di un un sindaco sostituito a quello attuale, e sarà proprio Enea a ricoprire questo ruolo.
Il problema (per lui) consiste nell'essere nel paese più natalizio possibile. Praticamente un supplizio per un Grinch così.
Poi c'è un altro problema (vedi le rogne che può avere un sindaco? Io caro Enea direi di darti al bricolage.) questo problema ha un nome ed un cognome - ah, e anche un cane inseparabile - Natalia Fiocco.
I due erano rivali ai tempi della scuola, praticamente si faceno lo sgambetto per chi doveva predominare all'interno della mura scolastiche.
Insomma, non è che si sopportino molto ma Natalia oltre ad essere la proprietaria di una bottega che per fortuna non esiste perché altrimenti avrei speso lì tutti i soldi del mio già esiguo stipendio, è anche l'elfo del paese.
Non esiste Natale senza Natalia insomma.
È lei che si occupa di organizzare eventi, di radunare la comunità, di coinvolgere grandi e piccini in una serie di attività tutte ovviamente a sfondo natalizio.
Natalia per fare tutto questo ha bisogno di Enea, perché è lui che decide, lui che può dire di no al mercatino natalizio mandando tutto in vacca.
I presupposti affinché i nostri protagonisti si odino ci sono tutti ma...
Ma poi entra in gioco l'entusiasmo infantile di Natalia, il broncio semi burbero ed irresistibile di Enea, il vulcano di energia di Bucaneve, l'irresistibile attesa del periodo più magico dell'anno.
Insomma... cosa succede se metti insieme un Elfo e un Grinch? È davvero una battaglia persa?
Per scoprirlo dovete leggere il romanzo di Marta Fiorini e lasciarvi coccolare dalle sue pagine.

Questo romanzo ha la capacità di riscaldarvi e coccolarvi come una tazza di cioccolata calda, una coperta di lana - acquistata rigorosamente nella bottega di Natalia - una candela accesa e una canzone di Michael Bublè.

Complimenti a Marta, per la sua abilità nel far sentire il lettore accolto da pagine di carta e fantasia, per la sua scrittura che si riconferma un concentrato di dolcezza e naturalezza, per la passione che mette in quello che fa.

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