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Recensione Tutta colpa dell'estate

Trama

Finita nei guai per aver organizzato una festa illegale, l'influencer scatenata Piper Bellinger viene spedita senza un soldo dal patrigno in una remota cittadina balneare a gestire un pub malandato affinché impari cosa significano il duro lavoro e le responsabilità. Appena giunta a Westport, Piper si scontra subito con Brendan, marinaio scontroso e attraente, che scommette che la ragazza non durerà neanche una settimana lontano da Beverly Hills. Ma Piper è determinata a dimostrare al suo patrigno - e a quel capitano antipatico- che è molto più di un semplice bel visino.





Cosa ne penso?

Tutta colpa dell'estate è il romanzo che non mi aspettavo. Proprio così, ho iniziato la storia con la consapevolezza di approcciarmi ad un romance spensierato e divertente - ed è anche questo - ma non solo.

Tutta colpa dell'estate è un romanzo più profondo di quello che inizialmente si crede e che sorprende in positivo.

Piper, la nostra protagonista, è una ragazza che vive di apparenze, la sua vita a Los Angeles è fatta di feste, gossip e selfie, nulla di più e nulla di meno, ma questo mondo sbriluccicoso è destinato a spegnersi. 

Dopo una vendetta finita male infatti Piper si troverà costretta a trascorrere la sua "punizione" a Westport, una cittadina sul mare che non potrebbe essere più lontana da Los Angeles (e non in termini geografici) luogo di nascita del padre biologico di Piper.

Per fortuna Piper non andrà sola, la sorella minora Hannah si offre di accompagnarla in questa sorta di esperienza purificatrice dalle luci della città e dai comfort che fino ad ora hanno caratterizzato la sua vita.

Piper infatti non avrà più soldi dal suo patrigno e soprattutto dovrà dimostragli di sapersela cavare da sola, di essere indipendente e matura, e questo è la sintesi di un incubo, ma non sa ancora che Westport le farà conoscere Brendan...

Brendan è un po' come Westport e con Piper non c'entra nulla, lui è un pescatore di granchi con la testa sulle spalle, la sua unica passione è il suo lavoro, e i suoi schemi mentali rigidi non sono compatibili con la follia di Piper, eppure...

Tutta colpa dell'estate è un romanzo sorprendente per tanti motivi, uno fra tutti la scelta dell'argomento principale, perché sì è un romance e la storia d'amore è il perno, ma a mio avviso ciò che regge il romanzo, ancora di più della storia d'amore fra Piper e Brendan, è la storia d'amore di Piper con sé stessa.

Il romanzo si incentra sulla figura di Piper e vuole mostrarci come - per quanto sia una frase fatta - l'apparenza inganna. 

A primo acchito si direbbe che a Piper non manca nulla, sembra felice della sua vita da influencer fatta soprattutto di beni materiali e like su instagram, eppure non è così. Noi lettori, pagina dopo pagina, conosciamo Piper e capiamo che è un involucro di insicurezze, dettate non solo dalla società, ma anche dalla famiglia, dagli amici, da tutto quello che la circonda. Nessuno sembra credere davvero in lei, fatta eccezione per Hannah.

Dietro la facciata della ragazza sicura di sé, senza paure e fragilità si nasconde una persona che ha bisogno di qualcuno che creda in lei, ma soprattutto ha bisogno che lei creda in sé stessa. 

La permanenza a Westport, iniziata come una tortura, si rivela per Piper la possibilità di scoprire la vera sé stessa e iniziare a volersi bene per quello che è, ad aiutarla in questo processo ci sarà Brendan, che non solo abbatterà i suoi limiti per lei, ma le farà scoprire le sue qualità.

Anche Brendan è un personaggio che mi ha stupito nel corso della lettura, inizialmente si presenta come un semplice burbero dedito solo al lavoro, ma piano piano metterà in gioco tutto per Piper.

Insomma, entrambi i protagonisti affronteranno un percorso che li farà uscire dalla loro comfort zone.

La penna dell'autrice mi è piaciuta molto, l'ho trovata arguta e scorrevole, ma non ci sono solo pro in questo romanzo, ho riscontrato anche dei contro.

Il primo contro ha a che fare con le scene spicy, so che probabilmente rappresento una minoranza fra le lettrici romance, ma per me la presenza o meno di scene spicy cambia poco all'interno del romanzo, soprattutto dal momento che ultimamente le trovo tutte uguali, incapaci di trascinarmi nel vortice della passione provata dai protagonisti per via del linguaggio utilizzato o dei dettagli futili che vengono minuziosamente descritti. Mi rendo conto che lo spicy piace e vende, ma spesso ho la sensazione che stoni all'interno di un romanzo, mi ritrovo a pensare "è la stessa autrice che ha scritto il resto del romanzo?" Mi chiedo se il problema che sento di percepire ha a che fare con la traduzione o per l'appunto è semplice gusto personale. 

Il secondo contro invece riguarda il rapporto di Piper con i genitori. Ho adorato la scoperta delle sue origini una volta arrivata a Westport, ma avrei voluto la madre più presente in questo percorso, comprendo il dolore ma sicuramente lo avrei preferito, così come avrei preferito una descrizione ancora più accurata del rapporto con il patrigno, in fondo Piper fa tutto quello che fa per avere anche la sua approvazione, ma questo sembra un dettaglio che alla fine passa in secondo piano.

Detto ciò, Tutta colpa dell'estate è un romanzo che consiglio se volete una storia leggera ma sorprendente.

Quindi non mi resta che augurarvi... Buona lettura!



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