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Recensione L'estate in cui imparammo a volare

 "Perché le amiche del cuore erano così, proprio come le madri e le sorelle, potevano farti imbestialire e piangere e spezzarti il cuore ma alla resa dei conti potevi sempre contare su di loro per ridere anche nei momenti più bui"



Trama:

Kate e Tully hanno quattordici anni nell'estate del 1974. Ma questa è l'unica cosa in comune: Kate è timida e introversa, rassegnata al suo posto sul gradino più basso della scala della popolarità; Tully invece è bellissima, intelligente, ambiziosa ed esuberante. La prima ha una famiglia amorevole, forse un po' soffocante; la seconda nasconde invece un doloroso segreto. Non potrebbero essere più diverse, eppure nel giro di poco diventano inseparabili, unite da un'amicizia che durerà per decenni. Fino a che Tully diventerà una star del giornalismo televisivo e Kate sposerà Johnny, ex corrispondente di guerra e soprattutto ex amante di Tully. Sullo sfondo di un'America che cambia, dagli anni Settanta a oggi, il legame tra Kate e Tully sarà messo a dura prova, ma le amiche affronteranno insieme le avversità fino all'ultima sfida.

Cosa ne penso?

È difficile parlare di questo libro, e lo è soprattutto perché quando qualcosa mi piace tanto ho come l'impressione di non riuscire a trasmettere in toto i miei pensieri.
Ho iniziato questo libro con basse - bassissime- aspettative, era sul mio kindle da un po', comprato durante una promo del giorno, incuriosita dalla presenza della serie tv su Netflix e rimasto lì fra i mille titoli da recuperare. Sono fermamente convinta che i libri ci scelgano, sì, non siamo noi a scegliere loro ma loro a scegliere noi, o non si spiega com'è che questi arrivino sempre nel momento perfetto, come se volessero parlarti e dirti qualcosa che se si è in ascolto si è in grado di recepire.
Quindi dicevo, le aspettative erano basse, e lo erano perché poi, dopo il suo acquisto, mi sono convinta a guardare la serie tv (ancora era presente su Netflix solo la prima stagione) e spoiler: non mi è piaciuta.
La storia ruota intorno all'amicizia che lega queste due ragazze che diventano donne superando ostacoli e condividendone gioie, ma purtroppo ho trovato un legame che non riuscivo a comprendere del tutto, dove una delle due era l'ombra dell'altra, dove una delle due predominava, insomma non riuscivo a tollerare questo rapporto che trovato tutto fuorché bello e genuino come un'amicizia dovrebbe essere!
(È lo stesso motivo che mi ha portato ad abbandonare L'amica geniale, please non linciatemi.)
Ergo, ricapitolando, le mie aspettative erano basse per i motivi di cui sopra ma... mentre sceglievo la mia prossima lettura mi sono imbattuta in questo titolo e dopo aver letto recentemente una recensione super positiva in merito mi sono detta "Ma perché no? Magari nel libro non mi verrà voglia di scuotere Kate e mandare a quel paese Tally ogni tre per due."
Secondo spoiler: Eppure non è così... semicit.
Ero solo convinta che non sarebbe successo e invece...
La storia di Kate e Tally mi è entrata nel cuore, più leggevo più avevo voglia di scoprire, di sapere, di unirmi a loro, di entrare nel romanzo.
Il libro - nonostante sia un bel mattone - si fa leggere che è una meraviglia e per me è stato impossibile staccarmene, tanto è vero che mescolavo la pasta con la mano destra e con la sinistra reggevo il kindle, giusto per fare un esempio.
Il racconto della loro amicizia è descritto in maniera più soft per convincerti a non mollare il romanzo così come è successo per la serie?
No. Anzi, se posso dire la mia, il romanzo è molto più crudo su alcuni aspetti.
Mi sono ritrovata a sospirare, ridere, e piangere (tanto, troppo) per questo romanzo dalla copertina magica e dal titolo dolce, mi sono ritrovata a sottolineare frasi e a rimuginare sopra il loro significato, mi sono ritrovata a voler ancora scuotere Kate e a mandare a quel paese Tally, perché forse è vero che ci sono cose che non superi mai, ed io nonostante fossi una bambina mi sono ritrovata invischiata in un'amicizia che non è stata in grado di lasciarmi nulla se non delusione, e in Kate rivedo me, la sua empatia, la sua insicurezza, i suoi obiettivi, la ricerca spasmodica di un amore vero e totalizzante mentre in Tally rivedo chi non è capace a chiedere scusa - a disinnescare diceva Gialliani in Perfetti sconosciuti - chi vuole sempre di più e non si accontenta di stare dietro le quinte.
Ecco, l'empatia nei confronti di a Kate spesso mi ha portato a non reggere Tally e voler urlare a Kate di scappare da questa amica tutta soldi e apparenza, ma c'era una cosa che non avevo messo in conto che la loro amicizia sarebbe stata più forte di ogni mancanza, parola non detta, periodi no, perché questa è la vita, non è tutto bianco o nero, ci sono un'infinità di sfumature nel mezzo e le nostre relazioni - per quanto complicate - sono spesso parte di queste sfumature.
In L'estate in cui imparammo a volare ho trovato parole di conforto, pensieri motivazionali, e quella sensazione di familiarità che non è scontato trovare in un romanzo che racconta una storia apparentemente lontana.
Non so davvero come sia potuto succedere, eppure questo romanzo entra di diritto nei miei libri indimenticabili, e ovviamente adesso sono convinta di voler proseguire anche la serie tv e guardare la seconda stagione.
Lo stile dell'autrice è semplice ma d'impatto, mi è piaciuto moltissimo e voglio recuperare altri titoli.
Insomma, un romanzo che consiglio a tutti perché vale la pena conoscere. 

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