Ci sono sapori che in bocca non si limitano a sposarsi, ma esplodono in una danza di bontà e gusto. È il caso della mia lasagna autunnale: strati morbidi di pasta, la dolcezza della zucca che incontra la besciamella, il carattere della salsiccia e quel pizzicore irresistibile della scamorza affumicata. Un tripudio autentico. Sarò un po’ eretica, ma credo di preferirla persino alla lasagna classica. Prepararla mi ha riportato a casa. Una casa che non è solo mattoni e cemento, ma un rifugio pieno di ricordi, odori e mani che insegnano. Casa di nonna. Un luogo che speciale, che resta e resterà sempre, mio. Lei preparava le lasagne quasi ogni domenica, sempre con il ragù, e iniziava già dal sabato sera. Io riconoscevo quel momento dalla voce di mia madre che diceva dal corridoio: «È la nonnaaa». Era la nonna infatti, che chiamava alla linea del telefono fisso. Correvo a rispondere, e la richiesta era immancabile: “Puoi farti lasciare qua e mi aiuti a preparare le lasagne?” Così anda...