Io lo ammetto senza vergogna: sono sempre molto scettica davanti a un sequel, soprattutto quando si parla di commedie che hanno fatto la storia degli anni 2000. Quelle pellicole hanno segnato un’epoca, e per me sono quasi intoccabili: raccontavano un mondo preciso, con una freschezza e una spontaneità che temo possa andare persa se riportata sul grande schermo vent’anni dopo. Spesso penso: “E se questo seguito rovinasse un ricordo così positivo? Se non fosse all’altezza, e mi lasciasse solo l’amaro in bocca?”. Proprio per questo sono entrata in sala con mille riserve per Quel pazzo venerdì ancora più pazzo . E invece… mi sono ricreduta. Il film ha fatto una cosa che non è affatto scontata: ha saputo restare fedele all’originale, senza però fossilizzarsi. Ritroviamo il conflitto generazionale, tema classico e intramontabile, ma con uno sguardo aggiornato che include nuove sfide e nuove famiglie, allargate e complesse, specchio della realtà di oggi. È come se avessero preso la formula...